Il Santuario di S. Maria di Castro Murato è popolarmente conosciuto con il nome del Brichetto, forse perché sorge su un poggio a sud ovest dell’abitato. Fu ricostruito verso la metà del XV secolo e in seguito fu ampliato e modificato. Nel 1826 la facciata fu ricostruita in mattoni in forme neogotiche e venne alzato un piccolo campanile. Nell’interno: gli affreschi risalgono, alla fine del XV secolo, ricoprono il  presbiterio e  parte della navata e rappresentano il ciclo pittorico più completo sulla  vita della Vergine, della nostra regione. Un tempo era chiaramente leggibile, il nome del committente Biagio Fauzone, la dedicazione all’Assunzione di Maria Vergine, il nome del pittore Giovanni Mazzucco e la data, il 30 Luglio 1491. Sulle pareti laterali e sulla volta del presbiterio la vita della Madonna è illustrata in diciotto riquadri. Con continuità si susseguono gli episodi: S. Gioacchino cacciato dal tempio, l’angelo appare a Gioacchino, l’incontro di S. Anna e S. Gioacchino alla porta Aurea, la Nascita di Maria, la presentazione e la vita al Tempio, l’Annunciazione e lo Sposalizio con Giuseppe, la Nascita di Gesù, la Circoncisione, l’Adorazione dei Magi, la Fuga in Egitto, la Strage degli innocenti.   Sulla parete dietro l’altare, al centro della fascia prin­cipale agli estremi: l’arcangelo Gabriele e la Vergine Annunziata, al centro: una bella Madonna con in mano un fiore e il Bambino che gioca con un cardellino, ai lati S. Agata, S. Fiorenzo, S. Pietro Martire da Verona e un Santo martire con spada non identificabile. Nella lunetta soprastante l’Incoronazione di Maria in un Paradiso esultante di musiche e canti, alla presenza di: San Pietro e San Paolo, Santa Cecilia e i due Giovanni, il Battista e l’Evangelista. Nell’arco che sovrasta il presbiterio sono collocati i Santi che popolano la Gerusalemme celeste, in fitte schiere ordinate e compatte, testa a  testa. Guida la processione l’arcangelo Michele, sono riconoscibili i dottori della Chiesa, i  diaconi S. Stefano e S. Lorenzo, S.ta Tecla e S.ta Caterina da Siena. Sulle pareti laterali si trovano altre raffigurazioni: S. Antonio Abate, S. Sebastiano, ma una in particolare, attrae l’attenzione: tra due  Madonne con Bambino che sono negli atteggiamenti e nell’espressività quasi del tutto uguali, il beato Guglielmo Fenoglio certosino di Casotto.